Mi sembrava di leggere “Bastogne” di Enrico Brizzi mentre voltavo le pagine del tuo libro, e NON è assolutamente una critica! Anzi! Linguaggio secco, brutale, freak! GRANDE!!!
– Commento spontaneo di Mattia, su ilmiolibro.it
Non hai idea di quanto sia faticoso scrivere un libro. Non ti basta qualche slancio creativo, qualche moto d’ispirazione improvvisa, e non è finita nemmeno dopo giornate intere a sgobbare curvo sulla tastiera.
Bisogna rileggere, rivedere, riscrivere e trovare gli errori che hai sparso come briciole lungo il cammino.
E questo lavoro di labor limae è come se non terminasse mai, soprattutto se hai deciso di far stampare il tuo libro, con o senza casa editrice.
Ti senti come uno scultore che continua a martellare il blocco di marmo fino a quando non rimane più materia prima da plasmare, fino a quando non hai più nemmeno la forza di sollevare il martello.
E quando decidi che il testo è finalmente pronto? Finisce qui? No, neanche per sogno. Bisogna ideare la copertina, scrivere una quarta di copertina, preparare il file di stampa, ritagliarsi del tempo, dell’altro, per farsi un po’ di pubblicità, e la lista delle cose da fare non fa che aumentare, aumentare…
Come mi sento? Beh, dopo più di un anno di lavoro, non solo letterario, lo devo ammettere: sono prosciugato, senza più energie. E quando vedo le copie stampate del mio romanzo, Io, il Sassofonista e il Jack, ammucchiate sulla scrivania, intonse e affamate di lettori, penso che sia avvenuto un miracolo.
Perché quando stai fuori di casa 13 ore al giorno e la sera torni a casa distrutto e stressato dal lavoro, scrivere è l’ultimo dei tuoi pensieri e la nascita di questo libro non può che essere il miracolo.
Ce l’ho fatta, finalmente, e per questo volevo ringraziare chi mi è stato vicino, chi mi ha sostenuto, chi mi aiutato nella correzione delle bozze, e ringrazio anche gli scettici, che a modo loro mi hanno doppiamente motivato ad andare avanti. Ringrazio anche chi mi diceva “Dai, se lo stampi te ne compro una copia”. Anche questo mi ha aiutato tantissimo.
E ora? Posso dirti che il mio libro si può acquistare online sul sito ilmiolibro.it e ti posso anche garantire che la qualità della stampa, per essere un romanzo auto-finanziato, è davvero ottima. Posso dirti che il romanzo è nato da un sogno che ho fatto un po’ di anni fa, e in questo sogno si vedevano tre personaggi, un ragazzo, un Jack Nicholson truccato e un panciuto Sassofonista, a bordo di un’auto nera che viaggiava in via Torino, a Milano. Il resto si è scritto da sé, o quasi…
Posso dirti che questo romanzo è un viaggio onirico e interiore alla scoperta di se stessi, è una fuga da una realtà minacciosa che sta arrivando, in un futuro non tanto prossimo, che anzi forse è già qui.
Posso dirti che si legge di un fiato e una vena ironica, scanzonata, lo attraversa dall’inizio alla fine.
Non è un libro come gli altri, ma se lo fosse, non avrebbe senso pubblicarlo. Se lo fosse, non avresti alcun motivo per leggerlo. Leggilo.