I 5 libri che mi hanno cambiato la vita

I 5 libri che mi hanno cambiato la vita

Ammesso che i libri possano cambiare la vita. Ammesso che la vita si possa realmente cambiare. Ecco la lista (provvisoria, non esaustiva) di quei libri che hanno un lasciato un segno profondo sulla mia esistenza. Quei libri che, il più delle volte, hanno osato toccare corde pericolose. Quei libri che, forse (ma togliamo quel forse, va), era meglio non iniziare nemmeno. Perché, dopo, ne sono uscito diverso, ma anche un po’ incasinato (togliamo pure quel un po’, va).

Non ci sono romanzi, in elenco, anche se mi hanno sempre appassionato.

Questi libri, al contrario, appartengono a quella categoria un po’ rognosa che i più potrebbero liquidare con frasi taglienti del tipo: “più facile a dirsi che a farsi” oppure “tante belle parole, ma poi?”. Magari ti lasceranno indifferente e/o sbadigliante, oppure non sortiranno lo stesso effetto dirompente che hanno avuto con me. Te li lascio comunque qui, in ordine sparso, anche se forse rimarranno solo a prendere polvere. Come dico sempre, enjoy.

Jack Folla. Alcatraz. Un DJ nel braccio della morte – Diego Cugia

Ho barato, perché qui non abbiamo di fronte un vero e proprio libro, quanto un personaggio già a suo tempo multimediale (oddio, non c’era ancora internet, all’epoca!). Perché tutto era nato da un controverso programma radiofonico su Radio Due, che ho snobbato allegramente, e poi ripreso da una bellissima serie tv, sempre sulla Rai, che al contrario mi aveva ipnotizzato. A parte questo, il libro edito da Mondadori (ormai fuori catalogo, sorry) raccoglie molto fedelmente gli stessi monologhi che Jack Folla, il DJ immaginario inventato da Diego Cugia, lanciava dal celebre carcere di Alcatraz, dove era rinchiuso in attesa che venisse eseguita la sua condanna a morte.

Grazie a questo libro che proprio libro non è, scoprii, a un livello ancora “acerbo”, di avere anche io una coscienza. Il fatto è che questa coscienza non apparteneva a me soltanto, ma la percepivo come qualcosa più grande di me, in continua espansione, capace di abbracciare tutto e tutti, fino a comprendere l’universo intero.

Senza entrare troppo nel filosofico, questa coscienza è lì che ti parla, un po’ sottovoce, e ti dice che, al mondo, non ci sei solo tu. Non ci sei solo tu e quell’ammasso di istinti, paure e paranoie di cui sei fatto. Probabilmente, col tempo, a bordo di un carro merci, ci sarei arrivato lo stesso. Però, in questo modo, mi sono complicato la vita con discreto anticipo. Grazie, Diego. Grazie, Jack.

Quiet – Susan Cain

Essere introversi non è così male (e, al riguardo, sono stato stranamente loquace, direi). Peccato che, PRIMA, non lo sapevo. Pensavo, PRIMA, di essere un po’ difettoso, che l’essere così come sono, tranquillo, riflessivo, profondo, solitario, eccetera, eccetera, non andasse affatto bene per la società.

Per mia grande fortuna, però, mi capitò tra le mani questo straordinario saggio di Susan Cain, QUIET, grazie al quale ho scoperto di avere invece un grande dono, un incredibile potere a portata di mano (non figo come quello di Capitan America, purtroppo, ma me lo tengo stretto comunque). Ebbene, se pensi anche tu di essere un po’ introverso e la cosa non ti va affatto a genio, in questo libro troverai moltissime risposte a moltissime domande che non pensavi nemmeno di doverti porre. Se sei estroverso, invece, fai anche tu questo sforzo, please, e leggilo ugualmente.

La guerra dell’arte – Steven Pressfield

Questo è un libro per cui non nutrivo aspettativa alcuna. In verità, non mi ricordo nemmeno il motivo per cui lo comprai. Di certo, non mi sarei aspettato di trovarmi tra le mani un libro cosiddetto “motivazionale” e che, soprattutto, sarebbe stato il primo di una lunga, disgraziata serie (a questo proposito, se ti va di approfondire la faccenda, ero riuscito a sopraffare la pigrizia e recensire “La Guerra dell’arte” di Steven Pressfield un po’ di tempo fa).

Certo, dobbiamo considerare che l’autore è americano e il suo modo di vedere le cose è estremamente americano. Do the work, do the work, è il mantra che ci assilla e ci martella tra una pagina e l’altra. Però, grazie a questo libricino, ho potuto assimilare un paio di concetti molto potenti e per me, fino ad allora, totalmente estranei: la resistenza (intesa come tutto ciò che ti distrae e ti allontana dal vivere una vita straordinaria) e il professionismo (cioè applicare l’atteggiamento professionale che avrebbe un bravo medico o un bravo giornalista anche al lavoro creativo e, più in generale, alla vita stessa). In pratica, se con Jack Folla non sono riuscito più ad accettare le cose così come stanno,da questa lettura in poi ho iniziato ad affannarmi (molto) per poterle cambiare.

Però, sotto sotto, sentivo che a questo libro mancava qualcosa. Era, come dicevo, troppo americano, poco universale. Tradotto: era inapplicabile in molte regioni di questo pianeta e in culture radicalmente diverse da quella dello Zio Sam. Mancava quindi un ulteriore tassello, che avrei trovato, fortunatamente, nel libro di cui ti parlo adesso.

La saggezza dello yoga – Stephen Cope

Il tassello mancante era, per l’appunto, lo Yoga. Una disciplina antica di cui sapevo molto poco e che, anzi, avevo sempre percepito come nebulosa e distante. Questa lettura estiva, suggerita da un’insegnante yoga della mia zona, mi aprii letteralmente gli occhi su questo mondo. Certo, su questo tema sono stati già versati moltissimi fiumi di inchiostro, ma questo libro è speciale perché Stephen Cope riesce a veicolare in modo semplice e profondo, attraverso il racconto di episodi vissuti dai suoi allievi e dall’autore stesso, tutti i concetti più importanti che stanno alla base dello yoga. Questo libro, devo dire, ha avuto un impatto così devastante che, a distanza di anni, sono diventato un praticante assiduo e, perfino, difficile a credersi, un insegnante!

Il fatto è che la promessa dello Yoga è molto più sfacciata di quelle che potresti sentire dai tanti piccoli e grandi Tony Robbins che strillano in rete. Loro, infatti, ti spiegano come realizzare i tuoi obiettivi, come dare una forma concreta ai tuoi sogni. Lo Yoga no. Lo Yoga va decisamente oltre e ti promette di sradicare la sofferenza e l’infelicità una volta per tutte. Non importa se abiti a Manhattan o in una grotta della Birmania. Non importa se sei un manager di successo o un umile lavapiatti. La felicità incondizionata è alla portata di tutti.

Ma come la si raggiunge?

L’essenza della Bhagavad Gita – Swami Kriyananda

Arrivati a questo punto, avevo bisogno anche io della mia “bibbia”. Un libro che mettesse ordine tra gli innumerevoli stimoli e le innumerevoli suggestioni con cui avevo nutrito e tormentato per anni il mio povero cervello. Prima o poi, sarebbe giunto il momento di leggere un libro importante, un libro sacro. Nello specifico, la Bhagavad Gita, conosciuta anche come “Canto del Divino”, che a sua volta fa parte di un grande poema epico indiano, il Mahabharata. La versione che ho scelto di leggere è quella commentata da Yogananda e scritta dal suo discepolo Swami Kriyananda.

Lo so che uno nella vita non può mai dirsi “arrivato”, però, grazie a questo libro straordinario e traboccante di saggezza, sento di aver raggiunto un punto di arrivo. Oltre il quale non resta che consolidare gli insegnamenti ricevuti e passare all’azione. Ovvero, la parte più difficile. Già, perché leggere un libro non basta se le parole rimangono sulla carta, se lasciano soltanto delle tracce sbiadite nei propri ricordi.

In ogni caso, non c’è libro che non mi abbia insegnato qualcosa, non c’è libro che non abbia saputo nutrire in qualche modo la mente e l’anima. Perciò, anche se non mi cambieranno la vita, penso proprio che continuerò a leggere libri con avidità, con passione, con tutto me stesso.

[Ehi, e quali sono i libri che hanno cambiato la tua di vita?]
Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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