Per questa ragione, quando mi capita di ascoltare le tipiche conversazioni da bar o da macchinetta del caffè, rimango sempre di stucco. Le convinzioni altrui sembrano sempre così granitiche, tuonanti, indiscutibili. È incredibile come le persone pensino di aver compreso a fondo un tema soltanto perché hanno ascoltato lo stralcio di un telegiornale o hanno leggiucchiato un paio di articoli sul web. È incredibile come le persone riescano a diventare così “esperte” da poter dire la loro praticamente su tutto.
In verità, non credo che ci sia qualcuno esente al 100% da questo vizio. D’altronde, l’uomo difficilmente tollera questi vuoti di ignoranza e incertezza. Vuole sempre delle risposte. E le risposte parziali, se non proprio errate, sono preferibili al nulla.
Ma c’è un metodo semplice e infallibile per smascherarci.
Questo metodo si chiama scrivere.
Proprio così: prendi carta e penna, oppure apri un file di scrittura sul computer, e scrivi quello che pensi di sapere su un argomento.
Ti è chiaro il fenomeno del riscaldamento globale, per esempio? Bene, allora argomentalo e sviluppalo su carta, sì, proprio come quegli odiatissimi temi di italiano che ci obbligavano a fare a scuola.
Ti accorgerai che, non appena stringi la penna tra le dita e la fai incombere sulla carta, cambia tutto. Perché la scrittura non ammette né vuoti, né tentennamenti. La scrittura è come quel maestro severo che ti interroga senza preavviso e poi neanche ti concede un sei “politico”. La scrittura può diventare un muro crudele dove ci sbatti forte la testa e magari ti fai venire pure qualche bernoccolo.
Scrivere, in altre parole, è la prova del nove. E può tornare utile in molte occasioni.
Ti viene in mente un’idea geniale? Vuoi sapere quanto sei preparato per un esame? Pensi di aver capito il contenuto di un articolo? Stai lavorando su un progetto ancora tutto da capire? Devi riflettere sui tuoi errori? Allora scrivi, scrivi, scrivi tutto quello che ti passa per la testa.
Scrivendo, accadono delle cose proprio strane. Le lacune potrebbero diventare dei crateri. Certezze che sembravano ergersi come giganti potrebbero assomigliare perlopiù agli abitanti di Lilliput. La mente, così tanto spavalda nel costruire pensieri ed erigere maestosi castelli di conoscenza, viene messa di fronte alla dura realtà. Solo quello che sopravvive sulla carta può dirsi reale e concreto. Tutto ciò che resta intrappolato nei nostri neuroni, invece, avrà bisogno ancora di una bella rispolverata.
Scrivere è dannatamente difficile e faticoso, lo so, e il tempo non basta mai. Ma ti voglio lanciare lo stesso una sfida. La prossima volta che ti senti sicuro di qualcosa, la prossima volta che vorrai difendere a spada tratta le tue convinzioni, fermati un attimo e prova a scrivere tutto quello che sai.
Se sei davvero un esperto, se sei davvero convinto di quello che dici al bar o alla macchinetta del caffè, allora dimostralo. E soprattutto, scrivilo. 😉