Ok, leggere è difficile, a volte può essere dispersivo data la mole impressionante di informazioni disponibili oggi. In questo articolo, abbiamo visto anche come il libri, e in generale il testo scritto, non siano granché efficaci per consolidare le nostre conoscenze a lungo termine, e finiamo per dimenticarci gran parte di quello che ci passa sotto al naso.
Non sto dicendo che dovremmo diventare tutti dei topi di biblioteca o mangiare romanzi russi a colazione al posto delle fette biscottate. Però, insomma, leggere ha i suoi bei vantaggi.
Contrariamente a quanto si creda, la lettura amplia i confini della nostra ignoranza. Sì, hai letto bene. Sembra stupido e anche poco furbo da dire, ma più leggi, più diventerai ignorante. In altre parole, più leggerai, più sarai costretto a fare scena muta al bar in compagnia dei tuoi amici.
Come è possibile una cosa del genere? È molto semplice, in realtà. Più ti dedichi alla lettura, soprattutto con un certo livello di impegno, più ti accorgerai che i campi di conoscenza sono vasti come praterie e le cose da sapere non finiscono mai. Più libri ti passeranno tra le mani, più sentirai il bisogno di leggerne degli altri. Per chiarire, per approfondire, per rimetterti in discussione o avere visioni alternative.
Leggere può essere pericoloso, e anche frustante, perché ti renderà più umile, attento e disponibile all’ascolto. Ti farà sentire piccolo, piccolo, al cospetto di questa montagna imponente e impervia che è la Conoscenza. Vedrai che saranno sempre meno le occasioni in cui potrai dimostrare di avere ragione, e sempre di più quelle in cui avrai torto. Più decidi di approfondire un argomento che senti vicino o appassionante, più sentirai come questo ti sfugge dalle mani, costringendoti a inseguirlo con fatica e affanno, magari per tutta la vita.
Detta così, questa storia della lettura sembra una fregatura, una pura e semplice autoflagellazione delle nostre sinapsi. Però, è anche un viaggio coinvolgente e ricco di stimoli. Oltre a informare e offrire le risposte che stai cercando, un buon libro può essere anche una pausa liberatoria dove decidi di concentrarti su una cosa soltanto. Quale, poco importa. Gli stimoli che sovraccaricano il cervello ogni giorno, grazie o per colpa dei media e dei dispositivi digitali, possono essere lasciati da parte per qualche momento e la mente tornerà a respirare, come immergendosi nella natura incontaminata.
Non ce lo ordina certo il dottore. E forse chi non legge mai un tubo avrà le sue buone ragioni per non farlo. In ogni modo, chi trova il tempo e il coraggio di leggere fino a farla diventare un’abitudine irrinunciabile, magari non sarà la persona più furba del mondo, ma una persona libera, assolutamente sì.
Grazie Gianluca, leggere le tue riflessioni è piacevole e soprattutto questo fa riflettere un abbraccio continua a farci sentire la tua voce
Grazie mille, Enrica. Un grosso abbraccio!