Le aperture nascoste sono quelle aperture sulle e-mail non rilevate dai sistemi di tracciamento. Vengono “svelate” sulla base dei click o delle azioni successive effettuate dall’utente.
I n un precedente post, abbiamo visto come tracciare le aperture di una e-mail inviata in formato HTML e misurare quindi quante volte viene letta dai nostri destinatari.
Poiché il metodo si fonda sul caricamento di un’immagine nascosta, il tracciamento delle aperture non funziona se il destinatario decide di non scaricare le immagini presenti nel messaggio.
Le aperture effettive, in linea teorica, dovrebbero essere superiori a quelle effettivamente registrate, ma come avere un’idea anche solo indicativa di tale scarto?
Una possibilità è misurare le aperture nascoste, appunto, vale a dire quelle aperture che vengono “intercettate” sulla base di un azione successiva all’apertura da parte dell’utente, per esempio un click, un acquisto o una richiesta di contatto.
Facciamo un esempio: se il destinatario X riceve la nostra newsletter, e sceglie di non visualizzare le immagini contenute in essa, l’apertura non viene registrata. In questo caso, noi non possiamo sapere se X ha aperto o meno la nostra e-mail.
Ma se X clicca su uno dei link presenti nel messaggio, il click viene registrato, fornendoci anche un indizio certo dell’avvenuta apertura da parte del destinatario.
Le aperture nascoste permettono così di “correggere” le statistiche ufficiali di lettura: il dato dovrebbe rimediare, almeno parzialmente, al problema della mancata registrazione delle aperture, nei casi in cui le immagini vengono bloccate o non visualizzate correttamente.
