Inviare e-mail fatte di sole immagini è sicuramente più veloce, ma comporta dei rischi: le immagini possono essere bloccate dai programmi di posta o, ancora peggio, compromettere la consegna dell’intero messaggio.
L o si fa per una questione estetica. Lo si fa per accelerare i tempi di sviluppo di una campagna e-mail. Anche le grandi aziende spesso lo fanno. Inviare e-mail promozionali costituite da sole immagini, o da un’unica grande immagine, è una prassi tanto diffusa quanto sconsigliata.
Per motivi si sicurezza infatti, le immagini possono essere bloccate dai programmi di posta, e il risultato finale potrebbe essere simile a questo:
In questo caso, il programma di posta Outlook ha impedito che venissero visualizzate le immagini e il destinatario non vede praticamente nulla del nostro messaggio. A questo punto, l’utente può darci una chance e scaricare con un click tutte le immagini, oppure cestinare la mail senza nemmeno vedere di che si tratta.
Purtroppo chi invia l’e-mail non può evitare un fenomeno di questo tipo. Non esiste alcun modo infatti per far visualizzare le immagini se l’utente ha impostato il blocco.
L’illeggibilità del messaggio non è però l’unico inconveniente: questa pratica infatti piace poco ai filtri antispam e potrebbe far finire la nostra e-mail dritta nella casella della posta indesiderata.
Illeggibilità e mancata consegna sono fattori potenzialmente mortali per qualsiasi campagna di e-mail marketing: allora perché si continuano a inviare messaggi di sole immagini?
In parte per motivi estetici: nelle immagini possiamo inserire grafiche più accattivanti, utilizzare font diversi da quelli standard e dare effetti particolari ai testi.
In parte per motivi di tempo: di solito, quando il grafico realizza la bozza della campagna, bisogna poi trasformarla in HTML, ritagliando le varie immagini e formattando le parti testuali.
Volendo, questo passaggio può essere saltato a piè pari: si salva la bozza come un’unica immagine (testi compresi) e si realizza un codice HTML più semplice e senza troppe complicazioni.
Il consiglio è, naturalmente, non fatelo. Il consiglio è quello di bilanciare la quantità di testo e immagini nella newsletter in modo tale che, anche se le immagini vengono bloccate, il testo possa comunque essere letto dal destinatario.
Sempre meglio che inviare una mail potenzialmente “vuota” e sperare che le immagini si vedano come noi vorremmo.
Il compromesso, in una campagna di e-mail marketing, è inevitabile. Meglio una campagna con una grafica da urlo che rischia di essere vista da pochi o una campagna con un minore impatto visivo, fatta di solo testo, ma che può essere letta da tutti senza problemi?